L'Associazione

L'Associazione e la sua missione

L’Associazione per il Museo della Seta di Como è stata istituita nell’anno 1992 con sede in Como, via Castelnuovo 9, e cura la gestione del Museo didattico della Seta.
L’ Associazione, senza fini di lucro, ha la finalità di valorizzare la cultura del tessile attraverso la ricerca, la raccolta, lo studio, il restauro, l’esposizione del patrimonio strumentale e documentale in particolare nell’area comasca e lombarda.
L’ Associazione è costituita da Soci Promotori, Soci Ordinari, Soci Sostenitori, che sono sia istituzioni pubbliche che private: su proposta del Consiglio Direttivo l’Assemblea potrà nominare Soci Onorari (Art. VII Statuto).
L’ Assemblea delibera sulla composizione e nomina del Consiglio Direttivo (composto da 11 Consiglieri eletti) e del Collegio dei Revisori dei Conti (Art. XII Statuto).


La forma giuridica

CONSIGLIERI TRIENNIO 2020/2022


1) PROMOTORI
Ass. Amici del ‘27
Ass. Ex-Allievi del Setificio

1 Consigliere (Angelo Donati)

2) ENTI PUBBLICI
Provincia di Como
Comune di Como
Camera di Commercio di Como

2 Consiglieri eletti (Gisella Introzzi, Francesca Paini)

3) CATEGORIE IMPRENDITORIALI
Ass. Amici del ‘27
Ass. Ex Allievi del Setificio
Ass. Italiana Disegnatori Tessili
Confartigianato Imprese Como
Confcommercio Como
Confindustria Como 

4 consiglieri eletti (Giovanna Baglio, Matteo Brenna, Davide Gobetti, Paolo Piadeni)

4) SOCIETÀ E PERSONE FISICHE

4 Consiglieri eletti (Daniela Brenna, Maurizio Moscatelli, Andrea Taborelli, Federico Vitali)

Revisori: 
Franco Denti
Francesco Rezzonico
Gianluigi Rossi


I soci ordinari e sostenitori

Sono associate numerose persone fisiche.


I promotori

Ass. Amici del ‘27
Ass. Ex Allievi del Setificio
Gli enti pubblici
Provincia di Como
Comune di Como
Camera di Commercio di Como

Le categorie imprenditoriali
Ass. Italiana Disegnatori Tessili
Confartigianato Imprese Como
Confcommercio Como 
Confindustria Como


Le società e le persone fisiche
Ambrogio Pessina Srl
Canepa Spa
Clerici Srl Tintoria Filati
Fratelli Vitali di Roberto Spa
Gentili Mosconi
Guggiari Spa
Larioseta Spa
Mantero Seta Spa
Olmetex
Ongetta
Pentagono Seta
Qualità e Logistica Srl  
Ratti Spa
Sampietro Spa
Società Serica Trudel Spa
Stamperia di Lipomo Spa
Successori Giuseppe Cattaneo Spa
Taroni Spa
Tessitura Attilio Bottinelli Srl
Tessitura Serica A.M. Taborelli
Torcitura Domaso Srl
Lariohotels Srl
Meta Spa
Villa D'Este Spa
Banca Albertini Syz Spa
Kpmg Spa

Il patrimonio conservato

Le collezioni del Museo

La maggior parte dei materiali proviene da aziende dismesse e da singole donazioni, grazie anche al lavoro di sensibilizzazione sull’importanza di non disperdere le testimonianze storiche del passato.

Che cosa si può dunque trovare al Museo?

Il patrimonio del Museo è solo parzialmente esposto e conta oggi migliaia di pezzi storici così articolati:
• Beni e strumenti di interesse per la storia della tecnica e del macchinario tessile/serico
• Archivi di disegni, messe in carta, carte prova, cartelle colori, campionari, referenze di stampa (foto 1,2,3,4)
• Collezioni o serie di oggetti (accessori per l’abbigliamento)
• Manufatti tessili, confezioni seriche d’uso civile e religioso, abiti del ‘900, pizzi e ricami (foto 5)
• Raccolte librarie e documentarie
• Manoscritti (quaderni di tessitura) (foto 6)
• Carteggi aziendali e privati
• Stampe e incisioni (foto 7)
• Fotografie (foto 8)
• Pellicole cinematografiche

Le collezioni si vanno continuamente arricchendo grazie alle molte donazioni
Consultazione del patrimonio non esposto

Il giacimento di informazioni viene messo a disposizione, su appuntamento, a studenti e ricercatori per tesi di laurea, articoli specialistici e studi.

FOTO N. 1 - Disegno tecnico del “telaio per seta tipo SB” della ditta Omita di Como-Albate.
Anno: 1947. In comodato da: Giorgio Giamminola.
FOTO N. 2 - Messa in carta con campione di tessuto, realizzata dalla ditta Stromilli di Como.
Provenienza: Ditta Rosasco, Como.
FOTO N. 3 - Cartella colori della ditta Tessiture Seriche Bernasconi di Cernobbio.
Provenienza: Tintoria Pessina, Como. Donazione: Eredi Pessina, Como.
FOTO N. 4 - Referenziario della ditta La Serica. Anno: 1932.
FOTO N. 5 - Tessuto operato moderno a 22 colori ispirato a un disegno Fasmi Biedermeier della prima metà del XIX secolo. Provenienza: Seterie Bianchi, Capiago Intimiano (CO).
FOTO N. 6 - Uno dei quaderni di tessitura di Gioacchino Lissoni, compilato alla Società d’Incoraggiamento d’Arti e Mestieri di Milano. Anno: 1856-1858. Donazione: Vittorio Zambarbieri.
FOTO N. 7 - Pubblicità della Tintoria Comense. Anno: 1927. Da “Le seterie d’Italia”.
FOTO N. 8 - Veduta generale dello stabilimento Casnati in Fenegrò. Anno: 1910 ca.

Un ruolo riconosciuto

Riconoscimenti formali dell’ Associazione per il Museo della Seta di Como e del Museo didattico della Seta

D.g.r. 14 giugno 1999 – n°6/43489
Riconoscimento giuridico dell’associazione denominata “Associazione per il Museo della Seta di Como” con sede in Como.

“La Giunta Regionale (OMISSIS) delibera di riconoscere, ai sensi dell’art. 12 cod. civ., la personalità giuridica dell’Associazione con sede in Como, via Valleggio n° 3, e di approvarne lo Statuto nel testo allegato all’atto costitutivo del 2 aprile 1992 rep. n° 42555 e racc. n° 4321 a rogito del dott. Carlo Pedraglio notaio in Como, registrato a Como il 16 aprile 1992 al n° 1408 serie 1a, nonché le modifiche ad esso apportate con atto pubblico del 16 ottobre 1998 rep. n. 54740 e racc. n° 22271 a rogito del dott.. Achille Cornelio notaio in Como, registrato a Como il 3 novembre 1998 al n° 4538 serie I. (OMISSIS)”
D.g.r. 05 novembre 2004 – n° VII/19262
Primo riconoscimento dei musei e delle raccolte museali in Lombardia.

Il Museo didattico della Seta di Como ha ottenuto il riconoscimento da parte della Regione Lombardia nell’anno 2004, con validità triennale.

D.g.r. 02 agosto 2007 – n°VII/5251
Riconoscimento e monitoraggio dei Musei e delle raccolte museali lombarde in applicazione della D.g.r. n°2651/2006. Secondo provvedimento.

In riferimento all'art.20 Dlg 39 del 2013, il museo della seta di Como non essendo un ente di diritto privato in controllo pubblico, non è tenuto alla pubblicazione delle dichiarazioni di insussistenza di cause di inconferibilità e di incompatibilità.