MOSTRA

02/10/2021 - 02/10/2021

La spina dorsale di un uomo. Storia della Cravatta



MOSTRA COLLATERALE 40A EDIZIONE

IN COLLABORAZIONE CON MUSEO DELLA SETA, FONDAZIONE SETIFICIO, ASSOCIAZIONE EX ALLIEVI SETIFICIO, CONFARTIGIANATO COMO, ASSOCIAZIONE ITALIANA DISEGNATORI TESSILI E CONFINDUSTRIA COMO.

La collaterale vuole raccontare, sia mediante l’esposizione di pezzi esemplificativi, sia con una parte grafica a supporto, il racconto della cravatta, accessorio fondamentale dell’abbigliamento maschile ma, soprattutto, elemento con una lunga storia e tradizione che incrocia il mondo del tessile e il glamour, eleganza e quotidianità, in un contesto, quello di Mercanteinfiera, che vanta una tradizione espositiva lunga 40 anni e una curiosità consolidata verso tutti i temi che rappresentano un’eccellenza nel contesto storico-culturale non solo italiano.

Storia quindi di come un accessorio possa diventare oggetto di culto oltre che esempio di Made in Italy.

La proposta raccoglie ed espone, per la prima volta insieme, pezzi mai presentati in un contesto pubblico e appartenenti a collezionisti di pregio che non avrebbero occasione di promuovere queste rarità in contesti museali o di natura culturale. Sostanzialmente un’esposizione che porta in un contesto fieristico internazionale un esempio di eccellenza italiana.

L’etimologia controversa della parola cravatta viene secondo molte fonti dalla parola croata “Croatta”, con riferimento alle truppe balcaniche assoldate durante la guerra dei trent’anni (1618-1648) combattuta tra Svezia e Francia: ma secondo altre versioni l’uso della cravatta al collo è stato copiato dalle truppe croate al seguito dell’imperatore Ferdinando II di Germania. Altre fonti sostengono che la parola potrebbe aver avuto origine dal turco Kirbàc’ o dall’ungherese Korbàcs, vocaboli che designano le fruste o oggetti lunghi e sottili: il temine francese cravache, che significa frusta, è parente stretto di ‘cravatte’ ed ha esattamente quest’etimo.

Sarà verso la fine del Seicento che si assisterà alla prima metamorfosi verso la cravatta moderna: nell’agosto del 1692, contro l’accampamento francese del villaggio di Steinkerque in Olanda, gli ufficiali non ebbero il tempo di annodarsi la sciarpa secondo le regole canoniche e, per la fretta, se la cinsero intorno al collo: nacque così la cravatta alla Steinkerque. La sua versione femminile era la così detta Palatina, sciarpa di seta o pelliccia inventata da Elisabetta Carlotta di Boemia, feudataria del Palatino a cui deve il suo nome. Ma solo nel 1827 fu pubblicato a Parigi “L’Art de Se Mettre la Cravatte”, il primo manuale pratico che insegnava a sbrigare da sé l’arte del nodo: il libro è uno di primi best seller internazionali, pubblicato sotto pseudonimo in Italia, Francia e Inghilterra, si è spesso vociferato celasse la penna di Honoré de Balzac, stratagemma letterario adottato per saldare i debiti che lo stesso Balzac avrebbe contratto con camiciai e cravattai.

Questo e molto altro sarà oggetto del percorso attraverso la storia della cravatta che Mercanteinfiera, in collaborazione con le realtà principali di settore del territorio lombardo, racconterà ai visitatori dell’edizione autunnale: dal nodo Incroyable dei rivoluzionari francesi, al nodo Balthus attribuita all’artista franco-polacco Balthasar Klossowski de Rola, 40 nodi racconteranno ben più di 40 anni di storia.



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