Conservazione e catalogazione

Conservazione
Il Museo didattico della Seta si è impegnato nella realizzazione di un deposito dei reperti e dei materiali tessili, con lo scopo di quantificare il patrimonio museale e rilevarne lo stato di conservazione per il successivo trattamento, e movimentare i materiali per rallentarne la degradazione.
I materiali raccolti sono stati riuniti per argomenti e suddivisi per reparti logici o fisici, con la possibilità di gestire tutti i dati inerenti il deposito e di raggruppare gli articoli per macrofamiglia.

Gli interventi di restauro sono progettati e realizzati con gruppi di lavoro interdisciplinari costituiti da esperti esterni. Prevedono il ripristino formale dell’oggetto, ma anche il suo corretto allestimento nella sezione espositiva, con lo scopo di conservarne le condizioni e migliorarne la fruizione pubblica, rendendo accessibili anche i beni non esposti agli studiosi e a chi ne fa richiesta.

Restauri terminati

PROGETTO "ADOTTA UN LIBRO"
QUADERNO DI TESSITURA DI LUIGI INTROZZI
QUADERNO DI TESSITURA DI ANTONIO CLERICI
INSEGNA PASSAMANERIA F. RHO
PRECEDENTI RESTAURI DEL MUSEO

Catalogazione
L’attività di catalogazione del patrimonio museale è iniziata nel 1996, con l’elaborazione di una scheda utile alla descrizione dei più importanti reperti esposti.

Nel 2002 è stata costruita una scheda più completa, compatibile con il tracciato STS (Strumentazione Tecnico-Scientifica), riconosciuto a livello nazionale poiché elaborato dall’ICCD (Istituto Centrale per la Catalogazione e la Documentazione).
L’attività di schedatura è proseguita dal 2004 con progetti annuali in collaborazione con la Regione Lombardia-SIRBeC (Sistema Informativo Regionale Beni Culturali), che hanno portato alla realizzazione di circa 950 schede secondo i tracciati nazionali BDM (Beni Demo-etno-antropologici Materiali) e PST (Patrimonio Scientifico e Tecnologico).
I dati della catalogazione sono pubblicati a cura della Regione sul portale Lombardia Beni Culturali, dove il Museo è già oggi presente alla voce “Luoghi della Cultura”.


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